Come funziona Mutuo Bancoposta Surroga

Mutuo Bancoposta Surroga è la soluzione attraverso cui Poste Italiane consente di trasferire il mutuo acceso presso un altro istituto bancario, senza costi di trasferimento o spese aggiuntive per l’estinzione anticipata o la riduzione del mutuo stesso. Disciplinato dal Codice di Condotta Europeo per i mutui abitativi, Mutuo BancoPosta Surroga vale per mutui accesi da almeno 12 mesi e di durata compresa tra i 10 e i 30 anni: può essere chiesto  per un importo pari al debito residuo del mutuo originario, da 50 mila euro fino all’80% del valore totale dell’immobile.

Mutuo Bancoposta Surroga può essere chiesto prendendo un appuntamento con un consulente, secondo una di queste 3 modalità:

  • recandosi presso un ufficio di Poste Italiane;
  • telefonando al numero verde 800.00.33.22;
  • accedendo al sito di Poste Italiane.

QUALE TASSO DI INTERESSE SI APPLICA ALLA SURROGA

Mutuo BancoPosta surroga può essere a tasso fisso o variabile e il tasso può essere dilazionato per 2, 5 e 10 anni. Alla scadenza scelta, si può rivedere il tasso alle condizioni di mercato vigenti in quel momento, scegliendo liberamente tra un tasso fisso o uno variabile. Anche in questo caso la scelta può essere eseguita ad ogni scadenza scelta per contratto.

I tassi applicati sono i seguenti:

  • IRS (acronimo di Interest Rate Swap): è il tasso di interesse in uso per i prestiti interbancari di lungo periodo a tasso fisso e misto;
  • Euribor (acronimo di Euro Interbank Offered Rate): è il tasso di interesse destinato ai prestiti interbancari di breve periodo utilizzato per il Mutuo Bancoposta Ristrutturazione sottoposto a tasso variabile.
  • Tasso BCE (il tasso della Banca Centrale Europea) è utilizzato per il Mutuo Bancopoata Ristrutturazione a Tasso Variabile Bce.

Al tasso scelto per il mutuo deve poi essere aggiunto l’eventuale spread, che rappresenta un costo aggiuntivo (lo spread è detto anche ricarico) attraverso il quale la banca copre le spese di gestione della pratica di finanziamento (incluso il costo che la banca stessa ha sostenuto per dotarsi della somma che concede come prestito) e incassa un premio per il rischio di non vedersi restituire l’intera somma concessa a titolo di finanziamento. Lo spread è di norma più basso per i mutui a tasso variabile e più alto per quelli a tasso fisso, perché questi ultimi sono più ‘rigidi’ rispetto alle mutazioni del costo di approvvigionamento e fornitura di liquidità.

Pubblicato da Carlo Sala

Carlo Sala, 43 anni, giornalista professionista