Quinto BancoPosta: per pensionati e dipendenti pubblici

Quinto BancoPosta è la formula attraverso la quale Poste Italiane fornisce prestiti a pensionati (ovunque abbiano lavorato in precedenza: struttura privata o pubblica) e dipendenti pubblici (anche ancora in servizio presso la pubblica amministrazione), anche se non hanno un conto corrente BancoPosta.

Sia per i pensionati che per i dipendenti pubblici il prestito erogabile con Quinto BancoPosta non ha un limite prefissato ma viene valutato di volta in volta, a seconda dell’età, del reddito – pensione o stipendio – di chi ne fa richiesta. Tanto per i pensionati che per i dipendenti pubblici il prestito deve essere chiesto presso un ufficio di Poste Italiane e viene erogato secondo una tra queste 3 modalità:

  • accredito su conto BancoPosta,
  • bonifico su conto corrente bancario,
  • assegno postale vidimato.

Sia per i pensionati che per i dipendenti pubblici:

  • il rimborso del prestito deve avvenire entro un periodo compreso tra 3 e 10 anni,
  • non ci sono spese per l’estinzione anticipata del prestito attraverso restituzione dell’intera somma (prestito più interessi) da rimborsare.

La documentazione da fornire varia invece a seconda che il prestito sia chiesto da un pensionato o da un dipendente pubblico. Vediamola nel dettaglio.

QUINTO BANCOPOSTA: IL PRESTITO A PENSIONATI

Con Quinto BancoPosta, il prestito a pensionati può essere chiesto da chiunque sia titolare di pensione Inps o Inpdap (assorbita dall’Inps).

Per ottenerlo occorre presentare:

  • documento d’identità valido,
  • tessera sanitaria,
  • cedolino pensione (o CUD),
  • permesso di soggiorno a tempo indeterminato o documentazione attestante residenza in Italia da almeno 5 anni (solo per stranieri, anche se di un Paese della Ue).
quinto bancoposta
Prestito Quinto Bancoposta: per pensionati e dipendenti pubblici

Per ottenere il prestito è indispensabile avere non più di 80 anni alla data di scadenza dell’ultima rata di rimborso del prestito stesso. In altre parole, questo significa che quando si chiede il prestito, si può chiedere una somma che sia rimborsabile secondo un piano di ammortamento, che indica il numero totale delle rate mensili e il loro importo, che si conclude prima che il pensionato compia 81 anni Per fare un esempio, non è possibile chiedere 30mila euro a 77 anni con rata mensile di 500 euro al mese perché un simile prestito può essere rimborsato solo in 5 anni, cioè a un’età superiore agli 81 anni; in quel caso occorrerà o aumentare l’importo della singola rata (sempre che la situazione finanziaria del pensionato lo consenta) o ridurre l’importo del prestito richiesto (così da essere in grado di rimborsare il prestito entro gli 81 anni di età).

Il rimborso del prestito avviene con trattenuta della rata mensile direttamente sulla pensione erogata ogni mese.

QUINTO BANCOPOSTA: IL PRESTITO A DIPENDENTI PUBBLICI

Con Quinto BancoPosta, il prestito a dipendenti pubblici può essere chiesto da chiunque sia assunto a tempo indeterminato presso un’amministrazione pubblica (centrale o locale) e percepisca il relativo stipendio dal Ministero delle Finanze (MEF), attraverso la piattaforma CREDITO NET, dalle amministrazioni locali o dall’Arma dei Carabinieri.

Per ottenere il prestito occorre essere cittadini italiana e si devono presentare:

  • documento di identità valido,
  • codice fiscale/tessera sanitaria,
  • l’ultima busta paga,
  • l’estratto conto contribuito Inps/Inpdap (solo nel caso in cui il cliente superi i 57 anni di età alla fine del piano di ammortamento).

Per ottenere il prestito è indispensabile avere non più di 67 anni di età (e un’anzianità di servizio massima di 43 anni per gli uomini e 42 per donne) alla data di scadenza dell’ultima rata di rimborso del prestito stesso.

Il rimborso del prestito avviene con trattenuta della rata mensile direttamente sullo stipendio erogato ogni mese.

Pubblicato da Carlo Sala

Carlo Sala, 43 anni, giornalista professionista