L’indice di Borsa Italiana che ha superato il NASDAQ negli ultimi anni

Dal famoso “whatever it takes” con cui il governatore della BCE Mario Draghi ha salvato il mercato europeo nel 2012, l’indice principale di borsa italiana FTSE MIB ha recuperato parzialmente i cali passati ma sconta tuttora una differenza molto elevata con gli altri indici globali più importanti, soprattutto con gli indici americani che hanno avuto l’andamento migliore negli ultimi anni, con l’indice NASDAQ dei tecnologici che ha sovraperformato tutti i mercati.

Tuttavia analizzando i vari indici di borsa italiana abbiamo una piacevole sorpresa e scopriamo che i rialzi di uno di essi hanno superato quelli del NASDAQ dal 2012 ad oggi (con un recupero dell’indice americano negli ultimi mesi per la presenza di aziende tecnologiche che hanno tratto vantaggio dalla pandemia grazie al loro business): CLICCA SUL GRAFICO PER ALLARGARE

Come possiamo vedere l’indice FTSE ITALIA STAR di borsa italiana è riuscito ad avere un andamento migliore rispetto al blasonato NASDAQ, triplicando le quotazioni dal 2012.

COS’E’ L’INDICE FTSE ITALIA STAR

L’indice STAR raggruppa società con le seguenti caratteristiche:

  • Capitalizzazione compresa tra 40 milioni di euro e 1 miliardo
  • Flottante pari ad almeno il 35% del capitale
  • Requisiti molto stringenti rispetto ad altre società quotate di medesima dimensione

Per questo le società del segmento STAR beneficiano dei servizi di visibilità forniti da Borsa Italiana e di un maggior riconoscimento da parte degli investitori (soprattutto esteri) rispetto alle altre quotate di medesima dimensione.

PERCHE’ QUESTA GRANDE DIFFERENZA DI ANDAMENTO RISPETTO ALL’INDICE PRINCIPALE FTSE MIB

Per le caratteristiche viste in precedenza, lo STAR ha il vantaggio di avere al suo interno aziende growth (anche tecnologiche) molto snelle ed improntante ad una forte crescita.

Il FTSE MIB che raggruppa le 40 aziende più grandi di borsa italiana, cioè oltre l’80% di tutta la capitalizzazione, ha riscontrato le seguenti problematiche che però in futuro potrebbero anche trasformarsi in opportunità:

  • molto sbilanciato verso il settore bancario che nell’ultimo decennio ha visto un susseguirsi di scenari negativi che hanno colpito fortemente le quotazioni del settore: crisi mutui subprime, crisi debiti sovrani europei (molti di essi in pacia alle banche), crescita crediti deteriorati (in diminuzione nel periodo pre covid), crollo dei tassi di interesse che impatta sui margini, forte aumento della concorrenza per lo sviluppo di nuove società fintech, ingenti costi per la presenza di troppi sportelli bancari spesso sbilanciati verso attività di sportello (ormai gestibili da app) e non di consulenza. L’insieme di tutte questa problematiche ha causato la tempesta perfetta sul settore bancario che essendo molto rappresentativo dell’indice FTSE MIB ha colpito pesantemente le sue performance. Tuttavia attualmente le banche italiane stanno svolgendo una forte transazione verso una nuova modalità di gestione ma le quotazioni stanno ancora scontando una diffidenza del mercato per i problemi passati e in molti casi le quotazioni non rispecchiano i fondamentali (e questa potrebbe essere un’opportunità di acquisto).
  • presenza elevata di utility e società energetiche pubbliche che hanno fortemente risentito del crollo di valore delle materie prime in questo ultimo periodo e che generalmente non consentono rialzi a 3 cifre ma di contro prevedono il pagamento di dividendi elevati. Infatti quando si parla dell’andamento dell’indice FTSE MIB, spesso si omette di menzionare che esso è uno degli indici di borsa globali con il dividend yield storicamente più elevato e questo può essere molto importante per gli investimenti di lungo periodo.

RIVEDERE LA COMPOSIZIONE E IL CALCOLO DELL’INDICE PRINCIPALE CON L’INGRESSO DI BORSA ITALIANA IN EURONEXT

Siccome nel mercato globale gli indici azionari a livello di immagine hanno la medesima rilevanza del PIL o del debito di un paese, l’ingresso di Borsa Italiana nel gruppo Euronext potrebbe essere utile per rivedere la composizione e il calcolo dell’indice azionario principale italiano, visto che quasi sicuramente il nome FTSE per gli indici italiani sarà modificato perchè legato all’appartenenza di Borsa Italiana al gruppo London Stock Exchange (anche se attualmente non ci sono informazioni ufficiali in merito).

NON ESISTONO ETF SULL’INDICE FTSE ITALIA STAR

Incredibilmente le società di wealth management non hanno creato nessun ETF o fondo legato a questo indice, nonostante sia il migliore di piazza affari.
L’unica possibilità è quella di sfruttare ETF che replicano l’andamento delle MID/SMALL CAP italiane, le quali però hanno un andamento differente rispetto allo STAR (vedi ETF).
Evidenziamo che alcuni ETF, pur non replicando l’indice STAR hanno il vantaggio di rientrare negli sgravi fiscali come investimenti PIR (approfondisci)

LISTA COMPONENTI FTSE ITALIA STAR (clicca)


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