Come diventare miliardari

In questo articolo analizzeremo come i più grandi miliardari globali (utilizzando i mercati finanziari) sono riusciti a raggiungere questo invidiabile traguardo. Abbiamo volutamente specificato “miliardari” (considerando la valuta di riferimento globale, cioè il dollaro) perchè raggiungere cifre milionarie è più “semplice”: se si gestisce un’attività artigianale o una piccola azienda, se si diventa famosi nello sport, nel cinema, nella musica, nello spettacolo, in internet, ecc, oppure se si raggiungono figure apicali in azienda o si ottiene una vincita, raggiungere cifre milionarie è possibile.

Le attività menzionate sopra però non consentono di raggiungere cifre miliardarie se non si utilizzano i mercati finanziari (anche i capitali ereditati sono stati ottenuti con il metodo seguente).
Persone come Warren Buffett, Bill Gates, Jeff Bezos, Steve Jobs, Mark Zuckerberg, Elon Musk, Carlos Slim, Bernard Arnault, Vincent Bolloré, ecc non avrebbero un patrimonio di miliardi di dollari se (oltre alle idee rivoluzionarie) non avessero sfruttato la potenzialità del mercato dei capitali.

Microsoft

L’azienda creata da Bill Gates è stata quotata sul mercato nel 1986 e chi avesse investito inizialmente sul titolo avrebbe sborsato all’epoca circa 10 centesimi di dollaro per azione (per gli esperti il prezzo è riparametrato in base alle scissioni azionarie future).
Ad oggi il titolo vale oltre 300 $ ad azione e questo ha consentito un guadagno di oltre 3000 volte il capitale iniziale a chi avesse mantenuto il titolo finora (cioè un guadagno del 300 mila % circa), nonostante le varie crisi che si sono susseguite nei decenni:

  • investendo 1000 $ nel 1986 –> valore attuale dell’investimento 3 milioni di $
  • investendo 10 mila $ nel 1986 –> valore attuale dell’investimento 30 milioni di $
  • investendo 100 mila $ nel 1986 –> valore attuale dell’investimento 300 milioni di $
  • investendo 1 milione di $ nel 1986 –> valore attuale dell’investimento 3 miliardi di $

Amazon

L’azienda creata da Jeff Bezos è stata quotata sul mercato nel 1997 e inizialmente il titolo è sceso ad un valore medio intono a 1,5 $ per azione.
Ad oggi il titolo vale oltre 3000 $ ad azione e questo ha consentito un guadagno di oltre 2000 volte il valore iniziale a chi avesse mantenuto il titolo finora (cioè del 200 mila % circa), nonostante le varie crisi che si sono susseguite nei decenni:

  • investendo 1000 $ nel 1997 –> valore attuale dell’investimento 2 milioni di $
  • investendo 10 mila $ nel 1997 –> valore attuale dell’investimento 20 milioni di $
  • investendo 100 mila $ nel 1997 –> valore attuale dell’investimento 200 milioni di $
  • investendo 1 milione di $ nel 1997 –> valore attuale dell’investimento 2 miliardi di $

Berkshire Hathaway

E’ la società di investimenti di Warren Buffett da più di 50 anni, nel 1965 Buffett raggiunse la maggioranza azionaria e ne assunse il controllo con un prezzo medio di acquisto di 15 $ ad azione. Negli anni ha trasformato il gruppo che è diventato un colosso di partecipazioni societarie e oggi un’azione vale oltre 400 mila $ e questo ha consentito un guadagno di oltre 25 mila volte il valore iniziale (cioè di 2,5 milioni % circa) e questo ha reso Warren Buffett l’investitore più famoso del mondo (vedi la storia).

  • con 1000 $ nel 1965 –> valore attuale dell’investimento 20 milioni di $
  • con 10 mila $ nel 1965 –> valore attuale dell’investimento 200 milioni di $
  • con 100 mila $ nel 1965 –> valore attuale dell’investimento 2 miliardi di $
  • con 1 milione di $ nel 1965 –> valore attuale dell’investimento 20 miliardi di $

APPROFONDIMENTI FONDAMENTALI

Diversificazione

Per ottenere i rendimenti evidenziati sopra è necessario selezionare aziende molto piccole (a livello di start up) ed individuare la nuova Microsoft del futuro o simili.
Da sottolineare che in fase di start up è molto più probabile selezionare un’azienda con elevate possibilità di fallimento (e relativa perdita totale del capitale investito) rispetto alla probabilità di trovare il nuovo futuro colosso.
Per il calcolo della probabilità quindi è necessario diversificare il più possibile il capitale iniziale in più società (evitando di investire tutto sul singolo titolo per quanto detto in precedenza); infatti più si divide il capitale in titoli differenti, più diventa probabile l’investimento in titoli con ottime performance future, i cui guadagni esponenziali consentiranno anche di coprire agevolmente le eventuali perdite dovute a titoli fallimentari.

Per chiarire: chi avesse investito all’epoca 1000 $ sia in Microsoft che in altre società differenti (non sapendo a priori quale sarebbe stata la società migliore), anche in caso di fallimento di tutte le altre società con perdita totale del capitale iniziale, i guadagni di Microsoft (che ad oggi ricordiamo essere 1,5 milioni di $ partendo dai 1000 $ dell’epoca) sarebbero serviti sia per coprire le varie perdite, mantenendo un capitale elevatissimo. Viceversa chi avesse investito tutto il capitale in un singolo titolo avrebbe perso tutto il capitale (a meno di non aver selezionato casualmente Microsoft, ma questo non sarebbe un investimento ragionato ma una scommessa).
Quindi per questo tipo di strategia (e in generale in ogni scelta finanziaria seria) è fondamentale la forte differenziazione del capitale in più società, altrimenti si corre solo il rischio di perdita totale del denaro.

Quanto impatta l’inflazione

Negli esempi precedenti (per semplicità) abbiamo completamente tralasciato l’inflazione.
La perdita di potere d’acquisto della moneta nel corso degli anni deve essere presa in considerazione, 1000 $ di oggi hanno un potere d’acquisto molto minore rispetto a 1000 $ del 1986 (quando per esempio il nostro lungimirante investitore si accingeva ad acquistare titoli Microsoft) e questo deve essere tenuto in considerazione per arrivare ad un risultato di guadagno reale.
Da questo sito (clicca) è possibile ricavare l’inflazione composta di ogni area valutaria tra due date differenti e possiamo vedere che l’inflazione composta degli stati uniti dal 1986 ad oggi è stata del 135% (in pratica per acquistare la medesima quantità di beni e servizi che nel 1986 costavano 1000 $, ad oggi sarebbero necessari 2350 $); quindi investendo 1000 $ e gli interessi maturati dal 1986 ad oggi in depositi a rischio zero con tutela dell’inflazione si sarebbe ottenuto un guadagno del 135% con un capitale finale di 2350 $ circa. Questo è un risultato nettamente minore (trascurabile) rispetto al ritorno del capitale di rischio del titolo Microsoft (analogamente per tutti gli altri titoli evidenziati in precedenza).


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