Perchè se i governi regalassero un milione di euro a tutti i cittadini, nessuno sarebbe ricco

Spesso nelle discussioni economiche degli ultimi anni si parla di valuta, inflazione, debito pubblico e tasse considerandoli singolarmente, senza mai legare tutte queste variabili insieme, cosa che invece è fondamentale perchè ogni modifica di una delle variabili precedenti finisce inevitabilmente per modificare le altre in un sottile equilibrio.

Omettere le conseguenze che si hanno sugli altri parametri in gioco quando si parla di uno di essi è una pratica molto utilizzata in politica perchè consente di evidenziare solo la parte positiva della modifica, tralasciando però tutte le parti negative che subirebbero le altre variabili (sarebbe un po come enfatizzare l’adrenalina della guida ad alta velocità, omettendo totalmente la possibilità di incidenti letali).

Per capire cosa lega i 4 parametri precedenti dobbiamo partire dal concetto principale che abbiamo espresso più volte nel sito e cioè che la ricchezza di ogni paese e del globo nel suo complesso è finita e più aumentare solo grazie alla produttività (concetto diverso da produzione) e non aumentando il denaro in circolazione che non è ricchezza in quanto tale me è una rappresentazione della ricchezza che si ottiene solo tramite la produttività (se trasformo materia prima in un oggetto creo ricchezza, se creo nuove banconote aumentando la quantità di moneta in circolazione non creo nessuna ricchezza ulteriore).

Quindi la mole di denaro posseduta da ogni individuo è solo un’unità di misura di quanti beni e servizi (che sono la reale ricchezza) tale individuo può ottenere con quel quantitativo di denaro, i soldi sono una rappresentazione dei beni e servizi ottenibili in quel momento, ma non sono ricchezza in se.

Questo concetto al momento sembra fuorviante ma facciamo subito un esempio per chiarire: per semplicità ipotizziamo inizialmente che nel mondo esista un solo stato e che l’euro sia la sola moneta in circolazione, stando al potere d’acquisto attuale possiamo dire ragionevolmente che chi possiede un milione di euro abbia la possibilità di acquistare una mole di beni e servizi che si può definire elevata (cioè in base al linguaggio comune è ricco).

INFLAZIONE

Partendo dalla situazione precedente ipotizziamo che il governo decida di regalare un milione di euro ad ogni cittadino creando nuovo denaro (cioè incrementando la massa monetaria del sistema); a differenza di quello che molti possono ipotizzare, in questa situazione non ci sarebbe nessun aumento di ricchezza perchè la produttività non cambierebbe (i beni e i servizi in circolazione rimarrebbero i medesimi) e il risultato che si ottiene è solo quello di un aumento smisurato dei prezzi per ottenere un singolo bene o servizio e questo perchè tutta la popolazione avrebbe a disposizione maggiore denaro che quindi perderebbe valore. Questo semplice esempio è ottimale per evidenziare che la reale ricchezza non è il denaro (che ne è solo una rappresentazione), infatti se aumentiamo la massa monetaria in circolazione otteniamo solo una perdita di potere d’acquisto del denaro stesso e un aumento dei prezzi senza creare nessun tipo di ricchezza aggiuntiva.

Facciamo un esempio pratico utilizzando dei valori immaginari: ammettiamo che il patrimonio medio di ogni cittadino sia di 100 mila euro ed il costo di un caffè in questo sistema sia di 1 euro, se un governo regalasse 900 mila euro ad ogni cittadino per portare il patrimonio medio a 1 milione, la conseguenza sarebbe che un caffè da 1 euro passerebbe a 10 euro.
Come si può vedere non si stà generando ricchezza ma si crea solo un aumento dei prezzi cioè inflazione (vedi situazione venezuela che persevera in questa linea di politica economica). Ovviamente il sistema reale è molto più complesso e in situazioni di recessione uno stimolo monetario come il quantitative easing (vedi) può essere importante, ma qui stiamo evidenziando il concetto che aumentando la base monetaria non aumenta la ricchezza della popolazione.

VALUTA

Nel sistema precedente esisteva una sola moneta e quindi il concetto di valuta non era preso in considerazione, ora però introduciamo nell’esempio i vari stati del pianeta, le relative valute e il mercato dei cambi valutari (il forex).

Ammettiamo che la zona euro decida di mantenere la base monetaria costante (cioè di non creare nuova moneta) per mantenere il suo valore, a differenza di altre aree valutarie che decidono di aumentare la massa monetaria creando nuova moneta (tralasciamo l’impatto degli scambi commerciali, della riserva frazionaria e dei tassi di interesse).
Siccome a livello globale i sistemi sono aperti e le valute si scambiano sul mercato del forex direttamente online in pochi minuti, in questa situazione la popolazione globale tenderebbe a vendere le valute dove si crea nuova massa monetaria, per acquistare valute pregiate come l’euro che mantengono il valore, la conseguenza è un aumento del valore dell’euro e una diminuzione del valore delle altre valute.
Se in una situazione normale una minima svalutazione in alcuni periodi può essere fisiologica e anche auspicabile per le esportazioni, di contro se questa è costante e accentuata come quella venezuelana dell’esempio precedente (dove la nuova massa monetaria creata è ingente), essa genera impoverimento generale di tutta la popolazione che cercherebbe di salvare i risparmi in altre valute facendo implodere il sistema.
In questa situazione anche se aumentano gli zeri del nostro conto corrente, essi non sono utilizzabili per acquistare beni e servizi che arriverebbero ad avere prezzi inaccessibili; di contro in un sistema economico normale dove il denaro non viene regalato, chi riesce ad arrivare ad una ingente mole di denaro tramite il lavoro o gli investimenti si può definire ricco, essendo uno dei pochi ad avere queste disponibilità.

TASSE E DEBITO PUBBLICO

Per quanto detto in precedenza gli stati non possono finanziare la spesa pubblica creando nuova moneta all’infinito usando la banca centrale (vedi cosa fanno le banche centrali), perchè come abbiamo visto questo non consente a tutti di diventare ricchi ma al contrario genera una forte perdita di potere d’acquisto dei cittadini per l’aumento dei prezzi e quindi un generale impoverimento del sistema (strada che il mondo ha sperimentato negli anni 70 con una situazione molto difficile, vedi).

Per questo gli stati hanno 2 strumenti per finanziare la spesa:


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