Torna in auge la rottamazione dei mutui. Le richieste di surroga dei mutui sono infatti passate dal 10% del totale del primo semestre 2013 al 20% del primo semestre 2014, grazie alla progressiva riduzione degli spread offerti dalle banche, secondo dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it.
Domanda in ascesa – Le pratiche di mutuo presentate nei primi 6 mesi del 2014 sono aumentate del +10,3% rispetto al pari periodo 2013, dato positivo ma ancora in forte ritardo rispetto agli anni 2009-2011. Infatti le domande raccolte nel primo semestre 2014 sono dimezzate rispetto a quelle del primo semestre degli anni 2009 e 2010.
La ripresa delle surroghe – Le richieste di mutuo di surroga inoltrate dai mutuatari durante il secondo trimestre 2014 hanno raggiunto il 18% del totale contro il 12% del primo trimestre 2014, per effetto della continua e progressiva riduzione degli spread offerti dalle banche sui propri mutui di surroga.
Tasso variabile o con Cap – Le preferenze dei mutuatari rimangono concentrate verso il tasso variabile e il tasso variabile con Cap che assieme coprono nel secondo trimestre 2014 il 75% delle richieste, in calo rispetto all’82% del primo trimestre 2014, poiché sono risalite le richieste di mutuo di surroga e sostituzione a tasso fisso (19% delle richieste nel secondo trimestre 2014 rispetto al 14% del primo trimestre 2014), che permette – in special modo a chi aveva inizialmente sottoscritto un mutuo a tasso fisso – di beneficiare da un lato di nuovi indici di riferimento IRS molto prossimi ai minimi storici di sempre e, dall’altro, di spread di offerta inferiori rispetto a quelli sottoscritti inizialmente.
Si riduce l’importo medio – Nel secondo trimestre 2014 l’importo medio richiesto raggiunge il minimo storico di 124.504 euro (contro i 136.806 del primo trimestre 2012). A determinarlo, la prudenza sia delle famiglie sia degli istituti di credito, la svalutazione degli immobili e l’aumento dei mutui con finalità surroga, che notoriamente presentano un importo medio inferiore rispetto ai mutui per acquisto casa, dato che per i primi è già avvenuta la restituzione alla banca di parte del capitale preso a prestito inizialmente.
Aumentano i mutui erogati – I recenti dati di Banca d’Italia mostrano un aumento nel primo trimestre 2014 del 5,3% dei mutui erogati, rispetto al primo trimestre 2013. Una ripresa dell’offerta favorita sia dall’aumento del numero delle compravendite (+4,1% nel primo trimestre 2014 ) rispetto agli anni precedenti che dal progressivo aumento delle nuove erogazioni di mutuo con finalità surroga e sostituzione. Tuttavia risulta che meno di 4 abitazioni su 10 sono state acquistate con il sostegno di un mutuo – il 37,6% del totale, – a conferma del fatto che gli italiani per l’acquisto della casa tendono ad attingere ai risparmi o a rivolgersi alla cerchia familiare per timore di non riuscire a ripagare regolarmente le rate.
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