Investire in oro deve essere ancora oggi una parte fondamentale di ogni portafoglio di investimento, ad oggi è anche possibile investire in oro fisico direttamente online (clicca per approfondire).
Il metallo giallo ha consentito ritorni (anche considerando il ribasso fisiologico del 2013) di oltre 250 punti percentuali nell’ultimo decennio di forte turbolenza finanziaria, ritorni ottenuti con bassa voltatilità (cioè minime escursioni di prezzo) e crescita pressochè costante (tranne appunto la parentesi del 2013).
Il grafico riporta l’andamento del prezzo dell’oro in euro, evidenziando la caratteristica di protezione del capitale nei momenti di panico finanziario come la crisi dovuta ai mutui subprime e la crisi dei debiti sovrani dell’eurozona dove l’oro ha incrementato il suo valore in momenti fortemente recessivi dell’economia.
DA 2004 A PICCO 2012 –> OLTRE 300%
RIBASSO DA PICCO 2012 –> CIRCA -30%
RIALZO DA MINIMO 2013 –> CIRCA 20%
DA 2004 A OGGI –> OLTRE 250%
grafico evidenzia andamento dell’oro rispetto all’indice azionario americano s&p500 ed europeo eurostoxx50
grafico evidenzia andamento oro rispetto ai titoli di stato italiani durante la crisi dello spread
DI SEGUITO IL GRAFICO IN TEMPO REALE DEGLI ULTIMI 20 ANNI
Possiamo anche definire l’oro come investimento difensivo o decorrelato (cioè ha movimenti inversi al ciclo economico, se l’economia e i mercati scendono, l’oro si apprezza o al più rimane costante) ma non è prettamente corretto visto che in molte fasi l’oro ha continuato i suoi rialzi anche nelle fasi di ripresa economica. L’unico ribasso evidente subìto dalla materia è stato nella fase successiva alla soluzione del problema subprime/debito sovrano, ribasso successivo al precedente rilazo del 350% circa in pochi anni (appunto per la sua caratteristica di rifugio in una fase complicatissima del capitalismo internazionale) mentre prima è stato soggetto ad un rialzo interminabile.
Già da questo grafico e da queste considerazioni si evince perchè un portafoglio finanziario gestito in modo equilibrato non può prescindere da una parte di investimento in oro, essendo slegato dal ciclo economico perchè considerato bene rifugio (per il retaggio storico conseguente al termine del gold standard) e quindi fondamentale per compensare eventuali investimenti fortemente ciclici come i titoli azionari.
ORO FISICO
L’investitore può ovviamente acquistare fisicamente la materia prima depositandola in un caveau, questo tipo di investimento è il più sicuro anche se logisticamente un po complicato ma esistono società che consentono l’acquisto online della materia prima già stoccata nei caveau stessi (vedi la maggior società del settore).
Come già accennato, possedere oro fisico è il modo più sicuro di investire nella materia prima (perchè l’oro rimane di proprietà del cliente anche in caso di fallimento della banca che lo custodisce).
ORO FINANZIARIO
Esistono anche strumenti finanziari analoghi agli ETF ( ETC / ETC fisici / ETN ) che replicano la quotazione dell’oro fisico utilizzando al loro interno strumenti derivati, essendo analoghi agli etf sono acquistabili sui mercati finanziari (come fossero azioni). In questo modo è possibile investire indirettamente sul valore dell’oro senza l’obbligo di possedere la materia prima. In questo caso non si è possessori di oro fisico ma di contratti derivati quindi in caso di fallimento dell’emittente dello strumento si perderebbe l’intero capitale. Tolto questo caso estremo, questi strumenti replicano fedelmente l’andamento dell’oro fornendo un ottimo strumento di protezione del portafoglio e di investimento.
Per acquistarli è necessario attivare un deposito titoli con una banca online (vedi quali sono)
NB non tutti gli etc/etn sono uguali, alcuni strumenti sono molto più liquidi di altri (cioè è più facile trovare un acquirente o un venditore sul mercato) quindi il nostro consiglio è quello di verificare tutti gli etc/etn disponibili sul mercato (vedi borsa, sottostante metalli preziosi) e scegliere quello più liquido.
Ora che abbiamo chiarito la fondamentale importanza dell’oro come investimento di lungo periodo e la sua fondamentale importanza per la protezione di un portafoglio di investimenti nelle fasi avverse, vediamo una modalità alternativa per investire in modo indiretto in oro, non più a protezione ma a livello speculativo
SPECULAZIONE
Un investitore invece dell’oro può anche decidere di investire in azioni di società aurifere o in un fondo che investe in queste società.
L’indice benchmark di queste società è l’Euromoney Global Gold Index
Dal grafico si evince che investire in azioni di società aurifere è molto differente rispetto all’oro stesso, essendo azioni esse sono molto più voltatili (il valore ha delle escursioni sia intraday che nel medio periodo molto elevate), non fungono da protezione per il portafoglio di investimento perchè in caso di crolli azionari esse seguono il crollo dei mercati (anche se il prezzo dell’oro aumenta) e nel lungo periodo (come si vede dal grafico) portano a risultati neutri rispetto all’andamento dell’oro.
Tuttavia la loro peculiarità è quella di sovraperformare il prezzo della materia prima nel caso di rialzi (e viceversa nel caso di ribassi).
Strategia
Detto questo una strategia possibile (che però richiede una gestione attiva e una buona dose di intuito) è quella di acquistare oro nelle fasi recessive per tutelare il capitale e switchare (spostare) l’investimento in un fondo aurifero nelle fasi espansive per sfruttare la sovraperfarmance delle azioni aurifere rispetto l’andamento della materia prima e viceversa.
Ovviamente il timing di questa strategia non è semplice però avrebbe amplificato il ritorno di lungo periodo sfruttando le potenzialità difensive dell’oro nelle fasi recessive, legandole al forte incremento delle quotazioni delle società aurifere durante le fasi espansive portando un ritonro intorno dal 500% nel periodo considerato.
Detto ciò un errore di valutazione potrebbe anche portare ad un ritorno molto minore rispetto all’investimento costante in oro, ma stiamo appunto parlando di specuazione.
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